"...Affori fu sempre un paese assai importante e di larghissime proporzioni; e la sua importanza era data dalle vicinanze alla città di MIlano ed al fatto che era attraversata dalla strada militare romana nell'epoca imperiale, strada che poi nell'età di mezzo si disse - Strada Comacina -"(Dott. Carlo Massimo Rota - 05.03.1938)

Il Patrimonio culturale del XV e XVI secolo ancora oggi caratterizza il quartiere di Affori. Nel 1687 Pietro Paolo Corbella fece costruire quella che oggi viene chiamata Villa Litta e che entrò a far parte del Comune di Milano nel 1927; nella prima metà del XVI secolo venne costruita la prima Parrocchiale S.Iustina che dopo numerose opere di ristrutturazione, abbellimento ed espansione sorge in Viale Affori e che, insieme alla sua piazza, prende il nome di Santa Giustina.

Varie opere vennero sviluppate dai tempi fino ad oggi ma ciò che adesso impreziosisce il quartiere è l'inserimento della Nuova Linea Metropolitana MM3, punto prestigioso e determinante per Affori, poichè adesso raggiungere il centro è molto più semplice e veloce. Potendo mescolare le realtà di vita del XVI secolo e quelle del XXI secolo si può affermare che un mezzo di trasporto con tali potenzialità avrebbe agevolato quelle classi sociali del 1500 che, dal centro, avrebbero impiegato meno di 30 minuti per raggiungere quella Affori che un tempo era uno dei luoghi di villeggiatura più ambiti dalla nobiltà.Da allora la città cominciò ad espandersi fino a vedere edificata anche tutta la zona adiacente.

Il primo atto di compravendita di poderi terreni in cui compare il nome di Affori venne stipulato in data 8 Febbraio 1006 da un tal Pasquale detto anche "Amizone", figlio di Magnefredo del Luogo di Afoni, oggi Affori.

Ed ora, dopo un millennio, la nostra agenzia porta avanti con determinazione questa stessa attività, con la sola differenza che il baratto di poderi terreni si è trasformato in compravendita di beni immobili.

Questa è la nostra forza, perchè esiste la consapevolezza che ogni tempo ha i suoi valori, la sua ricchezza. Ecco perchè è nostra premura portare nella vita di oggi, giustamente più agiata, meno faticosa e più sana, quei valori di saggezza, di autentica sincerità, di capacità di ambire al meglio, di ricerca delle cose semplici che in mezzo a tanta povertà erano la ricchezza di un tempo.